Belpasso

Belpasso o come veniva chiamato un tempo "Malpasso" (in dialetto) è un paese che ospita circa 23.600 abitanti. Si trova sul versante meridionale dell'Etna a circa 550 m al di sopra del livello del mare.


STORIA
Il paese ha origini molto antiche, dai reperti archeologici, dalla vicinanza di manufatti d'origine greca e romana o addirittura il ritrovamento di tracce e/o reperti preistorici, lasciano credere che l'uomo abbia calpestato i fertili terreni belpassesi già moltissimo tempo addietro.

Come tanti dei paesi limitrofi al "grande padre", l'Etna, anche Belpasso ebbe più volte la sfortuna d'essere stata distrutta e riedificata, come avvenne negli anni 1669 (in cui la colata lavica distrusse per intero il paese) e 1693.

IL PERCHÉ DI MALPASSO
La toponimia ha portato fondamentalmente a due diverse versioni:
  • Una in cui il nome Malpasso derivasse da passo (in quanto la zone era molto trafficata e di passaggio) e da malo-u (dal latino malus, luogo pericoloso).
  • L'altra versione invece modifica leggermente il significato, in quanto presume che malo-u derivi dalla presenza di numerosi alberi di mele (dal latino malum)
Spesso pure noi catanesi abbiamo sentito più volte parlare di Malpasso come un luogo "ai tempi" pericoloso, che formava assieme ad Adrano e Paternò uno strano triangolo! (...ma queste si sa, sono solo strane traslitterazioni tra il dialetto siciliano e l'italiano oppure no?!)

LUOGHI ED EVENTI DI INTERESSE
  • Chiesa Madre di Santa Maria dell'Immacolata (Belpasso)
  • Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Belpasso)
  • La Chiesa della Madonna della Roccia
  • Cisterna della Regina




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Misterbianco

Misterbianco è un paese contiguo alla città di Catania che ospita secondo le più recenti statistiche circa 47.900 anime.

I misterbianchesi hanno la fortuna di risiedere nella zona commerciale più importante dell'intera provincia. Qui infatti sono numerosissimi i grandi centri del terziario siciliano, che offrono al proprio bacino d'utenze dall'elettronica, ai beni di consumo, abbigliamento, arredamento, fast food, bricolage e quant'altro si possa immaginare; e pensare che Misterbianco agli inizi degli anni 50' era una semplice stazione agricola, che fino al 1970 contava soli 17000 abitanti, raddoppiati nel corso di un ventennio.

La migliore via di collegamento tra la città di Catania e Misterbianco è sicuramente la circonvallazione, per gli utenti di altri paesi sicuramente la S.S. 121 proveniente da Adrano rappresenta la via più agevole, insieme all'utilizzo delle autolinee e della Ferrovia Circumetnea.

Al di la della "Misterbianco commerciale" che sostiene gran parte del grow-up catanese, vi è la parte storica e comunque residenziale.
Il paese prende il proprio nome da un antico monastero "Munasterium Album" che però ebbe la sventura di crollare a seguito del terribile terremoto del 1693, che distrusse buona parte di Catania e delle zone limitrofe al vulcano.

Vicino a Misterbianco troviamo...
  • Madonna degli Ammalati
  • Piano Tavola
  • Camporotondo
  • Motta S. Anastasia
Riconosciuto ed apprezzato in tutta la provincia oltre che per i suoi servizi e zone commerciali, anche per il divenuto famoso Carnevale che sfoggia delle maschere e degli abiti sfolgoranti ed assieme al Carnevale di Acireale ed al Carnevale di Sciacca, contano per tali giorni più di un milione di visite.

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Fuochi S. Agata del 3 Febbraio "a sira u tri"

Oramai da tantissimi anni il giorno precedente l'uscita del busto reliquiario, in Piazza Duomo a Catania si tiene la "vigilia" dei festeggiamenti Agatini.

Una serata dedicata in suo onore con canti corali e spettacoli pirotecnici che lasciano migliaia d'occhi catanesi (e non solo) attoniti e stupefatti. Ma c'è pure dell'altro, infatti nel pomeriggio viene annualmente organizzato un giro podistico tra le vie del centro storico e non, intitolato "Trofeo S. Agata".

Un consiglio personale:
Per quanto possano essere belli ed attraenti gli spettacoli in onore della santa patrona, invito i devoti catanesi e tutti coloro ai quali, le feste agatine, infondono serenità e solidarietà nei confronti di una Vergine Martire, che ha sacrificato il suo corpo e la sua vita per un credo religioso, sfidando l'ira dell'Impero Romano, di non perdere la messa dell'Aurora.
Tale si terrà intorno alle 7 am del 4 Febbraio, ma sarà opportuno arrivare almeno un paio d'ore prima per evitare di accalcarsi con la folla.
Come espresso già in precedenza in un altro post, ricordo che sarà il buon senso civico e religioso dei partecipanti a rendere questa festa indimenticabile e degna d'essere celebrata ancora oggi, 1757 anni dopo il martirio di S. Agata.

Quindi auguro a tutti i catanesi di partecipare attivamente e civilmente ai festeggiamenti.

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Porta Garibaldi Catania - Ferdinandea

Melior De Cinere Surgo - Come la fenice, anche la città di Catania rinasce splendida più che mai dalle sue ceneri.

L'arco trionfale
edificato intorno al 1768 grazie all'opera degli architetti Sebastiano Ittar e F. Battaglia, nasce per commemorare le nozze tra Ferdinando I e Maria Carolina d'Asburgo... ecco il perché del nome "Porta Ferdinandea", anche se per i catanesi è meglio nota come "Porta Garibaldi".

Si trova nel cuore del centro storico catanese, esattamente nella zona del Fortino (u Futtinu), innestata tra due piazze Palestro e Crocifisso, proprio alla fine della via Garibaldi.

Mirabile è la veduta della porta da Piazza Duomo.

Perché Fortino? la zona così intitolata ricorda un antico fortino di guerra edificato appena dopo l'eruzione dell'Etna che ricoprì Catania di cenere e magma.

Descrizione
Si presenta ai nostri occhi con un insolito motivo che colpisce l' attenzione per l'alternarsi dei colori biano e nero. In alto un orologio ed una targa con incisa una scritta.

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Le vie del centro storico di Catania

Vie di Catania.
In questa sezione sono elencate le vie, i palazzi e le porte più belle e famose del centro storico catanese, al fine di accrescere la conoscenza ed il rispetto di ciò che ci appartiene e di ciò che vorremmo appartenesse anche alle future generazioni. Manteniamo Catania PULITA.
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Chiesa di Sant'Agostino


Via Vittorio Emanuele II, n. 318
Catania - Tel: 095/7159062





Splendido esempio del Barocco catanese, la Chiesa venne edificata intorno al XVIII sec. d.C. per opera di G. Palazzotto, il quale tenne fede al proprio stile architettonico, costituendo un valoroso contributo per la città di Catania.

L'ingresso della Chiesa, sopraelevato rispetto al manto stradale, si presenta ai nostri occhi con 4 colonne in stile Corinzio ed una simmetria tra la parte inferiore e superiore dell'edificio quasi sorprendente.
Risalta il colore annebbiato dai gas di scarico delle automobili, che ne hanno annerito la base, lasciando invece candida la parte superiore.
In alto un finestrone innestato su colonne che facilitano l'ingresso della luce solare al suo interno.
Ai margini esterni vi sono due statue rappresentanti membri del clero ottocentesco.

Qui in basso le foto della Chiesa di Sant'Agostino, cliccateci sopra per ingrandirle.














A supplire il colore devastato dall'emissioni delle auto, lo sfondo di un uggioso, seppur sfavillante cielo catanese.
Chissà che un giorno non riusciremo a rovinare pure questo; ci auguriamo che non accada mai.


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Monumenti d'epoca Romana a Catania

Resti di edifici Romani nella città di Catania



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Terme dell'Indirizzo - Catania

Le terme dell'Indirizzo sono un'altro splendido esempio di cultura romana (II sec. d.C.) che la città di Catania ospita ed affascina tutti i catanesi.










 

 

 


 

 

 

(foto "come dovrebbe essere - artefatta") (foto...ahimé reale...con un palazzo edificato accanto)

Sono ben visibile le zone (o mentalmente ricostruibili) in cui si faceva confluire le acque per riscaldarle, gli scarichi ed i metodi di canalizzazione.
Per tutti gli appassionati di resti d'epoca romanica, a Catania è possibile vedere il teatro Romano "Odeon", le Terme della Rotonda...e

Mappa Terme dell’Indirizzo di Catania
Immagine mappa


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Museo della Pietra Lavica

Catania, via Santangelo Fulci n. 55
Tel : 095/7221642
Visite a richiesta.
Ingresso Gratuito




Noto pure come Museo Nino Valenziano Santangelo, nome del maestro scultore catanese, grazie al quale è stato allestito.

Il museo ospita piu di cento sculture in pietra lavica raffiguranti volti femminili, paesaggi, edifici ed altro ancora.

Al momento non sono presenti foto delle opere dello scultore.
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Carnevale di Acireale 2009

Il Carnevale di Acireale è tra i più famosi della Sicilia, comunque quello che ospita un maggior numero di carri allegorici.








Evoluzione Storica
Anche qui l'origine si pensa sia antichissima, derivante dai saturnali, festività d'epoca romana.

Una delle prime maschere del carnevale acese fu l'Abbatazzu che portava in giro dei grossi libri, ironizzando sulla classe clericale del tempo, ed in special modo sull'Abate-Vescovo di Catania. (Probabilmente a quell'epoca erano tra le poche persone che potevano dedicare del tempo alla lettura).

In passato c'era l'usanza (XVII secolo circa) di fare una "Guerra" d' arance e limoni, tanto sentita che il 3 marzo del 1612 la Corte Criminale fu costretta a bandirla (per fortuna ci siamo arrivati a capire che non avrebbe avuto alcun senso un tale spreco).

Per diversi anni, causa il terribile terremoto del 1693, che distrusse e portò lunghi periodi di pestilenza, le celebrazioni carnevalesche si interruppero, per ritornare poi nel...

Nel 1880 iniziarono le sfilate dei carri allegorici. Inizialmente furono preceduti delle carrozze dei nobili addobbate (detti le cassariate o landaus) e successivamente vennero pensati i carri in cartapesta. Cartapesta perché in città vi erano già molti artigiani che già utilizzavano questa tecnica per le decorazioni.

Il 1929, fu l'anno della costruzione della stazione di cura di Acireale e da quel periodo storico in poi, il Carnevale acese viene organizzato così come lo si può ammirare oggi.

Solo nel 1930 furono introdotte i carri infiorati, ovvero addobbati di fiori, anche se proprio all'inizio venivano usate auto di modeste dimensioni.
In alcune edizioni verranno anche creati dei carri addobbati con agrumi.

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Il Carnevale di Sciacca 2009

Il Carnevale di Sciacca dal 19 al 24 Febbraio 2009 - 109 ° Edizione











Le festività carnevalesche di Sciacca sono fra le manifestazioni più conosciute che vengono allestite in occasione del carnevale. A parlarne per primo fu Giuseppe Pitrè che ne fece cenno nella sua opera Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane (1889).
Ma le origini del carnevale di Sciacca, città dell'agrigentino, risalgono ad un periodo molto più antico, essendo stata di dominazione romana, sicuramente trasse origine dai saturnali.
I carri allegorici e i mini-carri, cui fanno seguito i relativi gruppi mascherati, vengono ideati, progettati e realizzati nei mesi antecedenti la festa, coinvolgendo, sin dai primi preparativi, parecchia gente del posto.
La notte del Venerdì è riservata agli ultimi montaggi: i carri vengono posti in ordine di sfilata lungo la strada del primo itinerario cittadino e vengono assemblati sul posto. La gente presa dalla curiosità segue lo stato di avanzamento dei lavori e si confonde tra il via vai di mezzi e personale preso dalla frenesia di terminare i lavori per essere sicuri che nel carro tutto funzioni a dovere. Infatti, anche se progettati e realizzati nei mesi precedenti, i vari "pezzi" vengono assemblati solo in strada e proprio la notte prima dell'inizio della sfilata. Varie volte a diversi carristi è capitato di dover modificare il carro proprio all'ultimo momento per problemi di montaggio finali correndo il rischio di non partecipare.
Infine viene il giorno d'inizio delle sfilate che seguono due tragitti nel centro storico di Sciacca. Nel 2006 il Carnevale di Sciacca coinvolgerà in particolare il quartiere Perriera. Le sfilate si effettuano nei giorni di Sabato (primo tragitto), Domenica, Lunedì e Martedì (secondo tragitto) della settimana antecedente l'inizio della Quaresima.
Attualmente il Carnevale inizia il Giovedì Grasso con la consegna simbolica delle chiavi della città al re del Carnevale Peppe Nappa, personaggio adattato dai saccensi come maschera locale che apre e chiude la festa. Termina il Martedì grasso quando il Carro di Peppe Nappa viene bruciato in piazza.
La partenza del corteo dei carri, con intesta il carro di Peppe Nappa, avviene dalla Piazza Friscia. Da quel momento il carro di Peppe Nappa inizia a distribuire vino e salsicce preparate sulla brace per tutta la durata del carnevale. Per le strade del centro storico, intanto, è un susseguirsi di carri, preceduti da gruppi folcloristici che si esibiscono in balli e canti, che successivamente ripeteranno l'esibizione fatta in strada sul grande palcoscenico allestito per l'occasione.
Il contributo portato dall'Istituto d'arte di Sciacca al carnevale locale - per testi, musiche, balletti, modelli, raffigurazioni, movimenti e coreografie - ha consentito che questi potesse competere con successo a livello nazionale e mondiale con molte altre rassegna analoghe.
(Tratto da Wikipedia - GNU Free Documentation License)
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Significato e storia del Carnevale

Quest'anno il Martedì grasso sarà il 24 Febbraio 2009.

I festeggiamenti relativi al carnevale avvengono nei paesi di fede Cristiana, specialmente Cattolici. Il periodo in cui si celebra la festa è poco prima della Quaresima. (comunque sempre tra i mesi di Febbraio e Marzo)

La particolarità del Carnevale in senso più ampio è sicuramente il "mascherarsi", anche se esistono molti altri caratteri distintivi del Carnevale, specie in funzione del luogo geografico in cui ci ritroveremo a festeggiarlo.

Etimologia della parola

Iniziamo col dire che la parola Carnevale deriva dal latino carnem levare, togliere la carne. Infatti era usanza e per alcuni lo è ancora, durante i pranzi ed i banchetti appena precedenti il periodo della Quaresima, elimnare la carne dai propri menu.


(sopra una splendida maschera del Carnevale di Venezia)




Cenni Storici
Nonostante si dia per scontato che si tratti di una celebrazione tipica del culto Cristiano, il carnevale trae le proprie origini da eventi ancora precedenti:
  • Dai Saturnali, che erano un'antica festività della religione romana. Le celebrazioni avevano inizio con grandi banchetti e sacrifici, fino ad assumere talvolta caratteri orgiastici; i partecipanti usavano scambiarsi l'augurio io Saturnalia, accompagnato da doni simbolici. Durante questi festeggiamenti era sovvertito l'ordine sociale: gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi. (quasi per gioco, scherzo).
  • Di origine greca, l' Agōn (in italiano, Agone) è il termine con cui si indicava una manifestazione pubblica consistente in gare e giochi organizzati in occasione di celebrazioni religiose presso un santuario.
Religiosità dell festa
La Chiesa vede il Carnevale come un momento dedicato alla riconciliazione con Dio.

I festeggiamenti hanno termine con il giorno appena precedente il Mercoledì delle Ceneri, cioè il Martedì grasso.


I Carnevali più famosi:
  • Carnevale Ambrosiano
  • Carnevale Cremasco
  • Carnevale della Valle dell'Alcantara a Francavilla di Sicilia (ME)
  • Carnevale d'Abruzzo a Francavilla al Mare (CH)
  • Carnevale di Acireale
  • Carnevale di Ascoli
  • Carnevale Aretino Orciolaia Arezzo
  • Carnevale di Amantea
  • Carnevale di Bagolino
  • Carnevale di Bosa
  • Carnevale di Busseto (PR)
  • Carnevale di Capua
  • Carnevale di Canicattì
  • Carnevale di Carignano
  • Carnevale di Carpenedolo Provincia di Brescia
  • Carnevale di Castel Goffredo
  • Carnevale di Castelnovo Sotto
  • Carnevale di Castelvetere sul Calore
  • Carnevale di Cegni (PV)
  • Carnevale di Cento
  • Carnevale di Cittanova RC
  • Carnevale di Civita Castellana
  • Carnevale Dauno nella città di Manfredonia
  • Carnevale di Decima
  • Carnevale di Fano
  • Carnevale di Follonica
  • Carnevale di Foiano della Chiana
  • Carnevale di Gambettola
  • Carnevale di Gela
  • Carnevale Guspinese
  • Carnevale di Ivrea
  • Carnevale di Larino
  • Carnevale di Latina
  • Carnevale di Macerata
  • Carnevale di Mamoiada
  • Carnevale di Marino ('U Carnevalone)
  • Carnevale di Massafra
  • Carnevale di Melilli (SR)
  • Carnevale di Milano
  • Carnevale di Misterbianco
  • Carnevale di Modena
  • Carnevale di Monteforte d'Alpone (VR)
  • Carnevale di Montemarano
  • Carnevale di Muggia
  • Carnevale di Offida
  • Carnevale di Ottana (NU)
  • Carnevale di Oristano: Sartiglia
  • Carnevale di Palma Campania
  • Carnevale Palmese
  • Carnevale di Paternopoli (AV)
  • Carnevale Pietrasantino
  • Carnevale di Poggio Mirteto
  • Carnevale di Polistena Calabria - versione invernale ed estiva
  • Carnevale del Pollino - Castrovillari (CS)
  • Carnevale di Putignano
  • Carnevale dei Ragazzi di Sant'Eraclio di Foligno (PG)
  • Carnevale di Regalbuto
  • Carnevale di Rocca Grimalda (AL)
  • Carnevale di Ronciglione
  • Carnevale di San Gavino Monreale
  • Carnevale Storico Persicetano (Bologna)
  • Carnevale di San Mauro Pascoli
  • Carnevale di San Pietro in Casale
  • Carnevale di Santa Croce sull'Arno (PI)
  • Carnevale di Saviano
  • Carnevale Storico di Santhià (VC)
  • Carnevale di Saviano
  • Carnevale di Sciacca
  • Carnevale di Termini Imerese (PA)
  • Carnevale Terranovese di Poggio Imperiale (Fg)
  • Carnevale di Tivoli
  • Carnevale di Torino
  • Carnevale di Tricarico
  • Carnevale di Venezia
  • Carnevale di Verona
  • Carnevale di Viareggio
  • Carnevale di Villa Literno

Esteri

  • Carnaval de la Quebrada de Humahuaca, Tilcara, (Argentina)
  • Carnaval de Gualeguaychu, Gualeguaychu, (Argentina)
  • Carnevale di Barranquilla, Barranquilla, (Colombia)
  • Carnevale di Basilea, Basilea (Svizzera)
  • Rabadan, il carnevale di Bellinzona (Svizzera)
  • Carnevale di Bogotá, Bogotá (Colombia)
  • Carnevale di Colonia (Kölner Karneval)
  • Carnevale di Magonza (Mainzer Fastnacht)
  • Carnevale dei Neri e dei Bianchi, Pasto (Colombia)
  • Carnevale di Nizza
  • Carnevale di Rio, Rio de Janeiro (Brasile)
  • Carnatal, Natal (Brasile)
  • Carnevale di San Francisco
  • Carnevale di Santa Cruz de Tenerife, Tenerife (Spagna)
  • Carnevale di Cadice, Cadice (Spagna)
  • Carnevale di New Orleans, New Orleans, (Louisiana - U.S.A.)
  • Carnevale di Salvador, Salvador, Bahia (Brasile)
  • Carnevale di Notting Hill, Londra (Regno Unito)


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(Lista dei Carnevali tratta da Wikipedia, in accordo alla loro GNU free license)
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Giuseppe Rizzo


La galleria d'arte online di Giuseppe Rizzo
(clicca sulle foto per ingrandirle)
Contatti :
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ilcatanese.info@gmail.com




"Madonna con Bambino"

Olio su legno 30x40













"Estasy"

Olio su tela 50x70










"Dna"
Olio su legno 30x40











"Papaveri"

Olio su tela 35x45












"L'attesa"

Olio su tela 40x50




















"Panorama dell'Etna"

Olio su tela 50x60











"La quiete dopo la tempesta"

Olio su tela 50x70














"Nostalgia"

Olio su tela 50x70







"La danza delle stelle"

Olio su tela 50x100








"L'occhio"

Olio su tela 60x80















"Camporotondo"

Olio su tela 50x70













"L' Amoureuse"

Olio su tela 30x40










"Riflessi"

Olio su tela 50x60

La galleria d'Arte online











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Ci riserviamo il diritto di escludere opere che risultino offensive, coperte da diritti d'autore altrui o che in qualsiasi altro modo urtino le regole di decenza e moralità.
La presente sezione non è stata istituita per fini commerciali, ma di divulgazione culturale intesa in ogni sua espressione.(Pittorica, letteraria, poetica e non solo)




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Alla Chiesa per il Matrimonio offerta o listino prezzi?!

Elenco Chiese

Per potersi sposare in Chiesa occorre pagare del denaro?
Esiste solo un'offerta libera oppure i sacerdoti delle Chiese e Basiliche più prestigiose hanno un listino prezzi inflessibile?

E' una domanda retorica, ma vorrei conoscere le vostre esperienze.



Alcuni dati:
Basilica della Collegiata(Catania), "cifra consigliata" 250€
io ho iniziato, voi continuate nei commenti...

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Via Etnea - Catania

Rientra tra le strade principali di Catania, insieme al Corso Italia ed al V.le Kennedy.

Si estende dalla Porta Uzeda fino al Tondo Gioieni, una via che "taglia" tutto il centro storico, attraversando Chiese, Musei, Palazzi antichi e reperti millenari.

La costruzione della via Etnea è avvenuta dopo il terribile terremoto che nel 1693 distrusse quasi per intero la città, provocando la morte di migliaia di persone.(si stimano circa i due terzi della cittadinanza).

La ragione del nome sta appunto nel progetto di fondazione della strada, che doveva partire dal punto più importante della città (non ancora distrutto) la Cattedrale e puntare diritto verso l'Etna. Anche se inizialmente gli venne dato il nome di "Via duca di Uzeda", successivamente "Via Stesicorea" fino ad arrivare a quello attuale.

Inizialmente era lunga solo 700m, infatti la strada terminava in piazza stesicoro, un tempo "Potta Iaci"(Porta di Aci), dove infatti iniziava il percorso che conduceva ad Acireale. Oggi invece si estende per circa 2600m, fino ad arrivare al Tondo Gioieni.






La via Etnea Ieri ed Oggi:

Di recente è stata ristrutturata la pavimentazione, sostituendo le vecchie basole di pietra lavica, con un selciato (sempre lavico), ma meno scivoloso e più omogeneo.

Se avessimo guardato la via Etnea nei primissimi anni dell sua costruzione sicuramente i nostri occhi si sarebbero soffermati ad osservare tutte le bellissime chiese che la adornano:
OGGI

Nei folgoranti anni 60/70 quando la città di Catania era soprannominata la "Milano del Sud" in via Etnea nacquero tantissimi esercizi commerciali, che ne hanno migliorato l'economia terziaria della città.

E' divenuta isola pedonale, la parte della via compresa tra Piazza Duomo e Piazza Stesicoro. Anche se forse circolano alcune auto raccomandate di troppo.



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