

Volendo analizzare con attenzione più il portale, è possibile notare come sia stato realizzato in marmo bianco, con arco a tutto sesto, retto da sei pilastri ricoperti in mosaico di marmo con figure e simbologie bibliche.


L'INTERNO continua a contraddistinguersi per la presenza di due stili diversi. La parte anteriore, ricostruita dopo il terremoto, è barocca con volta a botte, mentre la parte riguardante la zona dell'abside, è costituita dalla costruzione cinquecentesca con tetto a crociera poggiate sulle colonne con capitelli in stile corinzio.
La pala (Dipinto su base lignea) dell'altare maggiore rappresenta il Martirio di Sant'Agata di Bernardino Niger. Vicino all'altare del Crocefisso si trovano due lastre di pietra lavica che secondo la tradizione apparterrebbero a Sant'Agata che qui venne imprigionata. (nel lontano Gennaio del 251 d.C.).
Prima di subire il martirio; in una di queste sono impresse le orme di due piedi che, secondo la tradizione, avrebbe lasciato la Santa catanese.
Sempre all'interno della chiesa è conservata la cassa in cui erano contenute le reliquie di Sant'Agata riportate a Catania, da Costantinopoli.
Il perché del nome della chiesa, è facilmente spiegato dal fatto che, contiguo alla chiesa vi è il carcere, un locale di origine romana, dove si pensa sia stata reclusa Sant'Agata.
Foto del carcere di Sant'Agata

ELENCO CHIESE DI CATANIA
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