Fontana dell'elefante - u liotru

La fontana dell'Elefante, da secoli simbolo della città di Catania.
Il Liotro "Titaneggia" in ognuno di noi.

Questo particolare Monumento domina l'intera piazza Duomo, da secoli segno distintivo per tutti i catanesi, che dell' "elefantino" ne hanno fatto il simbolo del proprio orgoglio civico.



Restaurata da G. Battista Vacarini intorno al periodo tra il 1735 - 1737 è sormontata da un obelisco che ricorda lo stile egizio.

L'opera del Vaccarini è stata commissionata nel periodo in cui la città di Catania stava riemergendo dalle macerie che nel terremoto del 1693 l'aveva nuovamente distrutta.

GLI ELEMENTI:

La scultura posta in rilievo è senz'altro l'elefante; fatto di basalto nero è divenuto negli anni l'emblema, "la marca", della Città ...u liotru.

L'obelisco di forma ottagonale, con alcuni simboli simili a geroglifici è stato costruito in granito.


Per quanto riguarda l'effettiva origine dell'elefante diverse sono le ipotesi empiriche e le leggende. Mi piace credere che l'elefante, come sostiene il geografo Idrisi era stata realizzata durante la dominazione cartaginese o bizantina.
L'obelisco, invece, probabilmente si pensa fu portato a Catania durante le crociate, proveniente da Syene.

Storia e leggenda del nome "liotru"
Sicuramente l'origine del nome catanese Liotru, deriva dall'adattamento (storpiatura) del nome di Eliodoro. Un nobile catanese che dopo aver tentato senza successo di divenire il nuovo vescovo della Diocesi catanese e scontratosi con il Vescono Leone II il Taumaturgo, fu condannato ad essere bruciato vivo all'interno delle terme Achilliane.


Ai catanesi poco importa quale sia stata la vera "storia" dell'elefante e cosa realmente rappresentasse nell'epoca in cui venne scelto come statua cittadina, oramai fa parte della città di Catania.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella, bellessima.
Piazza Duomo è sicuramente una delle più belle piazze d'Italia, come lo è la città di Catania...
peccato che gli amministratori non lo capiscono o meglio fanno finta di non capire.